Certo! Quanto più sarà possibile rimettere all’ambiente il potere educativo tanto più sarà possibile lo sviluppo attivo e spontaneo del bambino.
Il materiale quindi non è più mediatore tra insegnante e bambino.
Lo spirito nuovo (dice Maria Montessori) è nel valorizzare, col supporto promozionale discreto dell’adulto, l’ambiente che contiene i mezzi di sviluppo per la promozione attraverso l’attività motorio-fisico-mentale delle energie interiori del bambino.
E’ l’ambiente stesso che contiene i mezzi di sviluppo e che ha tutto il compito esteriore di educare.
Si può dire che l’adulto diventa il trait d’union fra il bambino e l’ambiente, e la sua orientazione è in modo prevalente verso l’ambiente per conoscerne l’importanza pratica e per saperlo utilizzare.
Non più verbalismo, non più moralismo, ma stimolazione autentica della creatività corporea fattiva-mentale del bambino.
Secondo il metodo Montessori, quindi un adulto più “sapiente”, la cui “agilità morale” è fatta di “calma, pazienza, carità e umiltà”.
(Giacomo Cives)
Come possiamo tradurre tutto questo nella nostra realtà quotidiana, nella nostra casa?
Maria Montessori ci parla della valorizzazione dell’ambiente da parte dell’adulto.
Tu come ti senti e percepisci questo concetto?
Partiamo da come poter valorizzare il nostro ambiente di vita e in particolar modo lo spazio dedicato al nostro bambino.
Quali sono i primi passi compiere. Osserviamo lo spazio/ambiente:
Osserva con occhi liberi dal giudizio verso di te, verso il tuo bambino e verso la tua casa.
Lascia andare i pregiudizi, lascia andare i pensieri delle persone che….”chissà cosa potrebbero dire o pensare”.
Fai un respiro profondo.
Ecco…adesso sei pronto/a a scrivere le risposte a queste domande con estrema sincerità, chiarezza e precisione.
Ora è arrivato il momento di osservare il tuo bambino, come forse non hai mai fatto prima.
Per farti comprendere meglio il tuo modo di osservare, immagina di essere uno scienziato che sta osservando il suo esperimento: la sua evoluzione, come si comporta, come reagisce, cosa fa in determinate condizioni e in altre condizioni ancora.
Il lavoro che ti sto spiegando non è nient’altro ciò che ha fatto Maria Montessori stessa quando creò il suo metodo….semplicemente osservando il bambino (lei dice).
Bene ora tocca a te, carta e penna, e occhi ben puntati sul tuo bambino.
Preparati per questo momento, cerca di essere libera da altre emozioni e pensieri, come se fosse un momento di meditazione…perchè in realtà lo è, poichè ti spinge a vivere, osservare e percepire il qui e ora e nient’altro.
Vedrai…questo momento non sarà utile solo per il tuo bambino, donerà molto anche a te, ti ri-avvicinerà alla percezione e all’ascolto di te stesso privo dai giudizi tuoi e altrui.
Potrai farlo e rifarlo tutto le volte che lo senti necessario, ti assicuro che è, e sarà sempre tempo ben investito.
Ora confronta gli scritti: quello dell’ambiente che hai in questo momento nella tua casa e l’osservazione che hai redatto sul tuo bambino.
Da questo lavoro di confronto vedrai che saranno chiarissime le cose da togliere, cosa invece prendere o preparare: attività, elementi, suppellettili, giochi e lavori montessoriani.
Se sei arrivato fino a qui hai già fatto una grande lavoro ed io non posso che farti i miei complimenti.
Se incontri qualche difficoltà nella creazione o scelta dei lavori da introdurre, puoi cercare qui nel blog del mio sito nella sezione Lavori Montessori.
Se invece non trovi quello che cerchi e vuoi ricevere qualche consiglio, o sei interessato ad avere informazioni su come funzionano i miei lavori con le famiglie di Consulenza Coaching Personalizzate Montessori, puoi contattami scrivendomi al mio indirizzo mail, sarò più che lieta di risponderti.
Buon Montessori a voi tutti…e come dice Raniero Regni dobbiamo prendere sul serio Montessori.
Alessia Salvini