Ti svelo un segreto, non è tuo figlio a farti arrabbiare, sei tu che scegli di arrabbiarti.
Questa mia affermazione non ha lo scopo di farti sentire in colpa, ha lo scopo di aiutarti a riconoscere la responsabilità e a trovare un altro modo.
Proviamo a fare qualche esempio insieme, così ti posso aiutare passo a passo.
Pensa a uno degli ultimi episodi in cui ti sei arrabbiata o alterata con tuo figlio e il pensiero è stato: “Mi fa arrabbiare!!” o qualcosa di simile.
Se poni attenzione al linguaggio, noterai che la “responsabilità” dell’arrabbiatura è su tuo figlio, tu pensi che sia lui il responsabile della tua rabbia?
Riflettici un momento con calma…facendo qualche respiro profondo.
Come ti ho detto all’inizio, non stiamo parlando di “colpa” ma di “responsabilità”, e il mio invito è quello di sostituire questa parola nel tuo linguaggio quotidiano, sia a livello verbale che di pensiero.
Quali potrebbero essere i vantaggi di questa scelta?
Un pensiero di questo tipo ti può liberare, perché ti aiuta a comprendere che siamo sempre liberi di scegliere…
Potrai pensare che è difficile non arrabbiarsi quando senti “salire la rabbia” dentro di te, ma proprio qui sta il lavoro di “cambio di visione”, e queste sono alcune domande che possono venirti in aiuto proprio in quel momento.
Detto questo, per interiorizzare nuove modalità, bisogna fare esperienza, provare e vedere come va, e se non va bene la prima, riprovare e aggiustare il tiro le volte successive.
E, a proposito della rabbia, spesso si dice di lasciarla andare, si ma dove?
Più facile a dirsi che a farsi. Il mio consiglio è quello invece di accoglierla, riconoscerla, respirare profondamente e scegliere di viverla a tuo favore, trasformandola in qualcosa di utile (e non distruttivo) in quel momento.
Buon lavoro!