Che tipo di emozione provi quando tuo figlio morde un altro bambino?
Penso che la prima emozione sia quella di sentirti in colpa.
Ma in colpa per cosa?
Non dobbiamo sentirci responsabili delle azioni dei nostri figli.
Mi spiego meglio. Non dobbiamo sentirci responsabili di come nostro figlio esprime le sue emozioni, quello che possiamo fare però, è aiutarlo a tradurre queste emozioni in una altro linguaggio.
Come possiamo fare allora?
Proviamo ad osservarlo con attenzione.
Quando il mio bambino mette in atto questa modalità?
In quale momento della giornata? E con chi?
Questo per comprendere se può rientrare in una sorta di “routine” il momento in cui mette in atto il “mordere”.
Provo ad aiutarti con qualche esempio tratto dai miei lavori di coaching con le mamme.
Il primo passaggio che ti invito a fare è questo: prova a pensare al “mordere” come a una forma di linguaggio: come ti fa sentire?
Penso che la prima sensazione sia quella di apertura a una nuova visione e comprensione.
Spesso e volentieri i bambini che mettono in atto questa modalità stanno attraversando un periodo ricco di passaggi di crescita della loro personalità.
A quell’età il bambino però non sa riconoscere dentro di sè questo tipo di emozioni e difficoltà, e tantomeno non le sa esternare sotto forma di linguaggio verbale, allora cosa fa?
Fa con quel che ha! Fa con quelli che possono essere gli strumenti che conosce, manifestandole attraverso la sua fisicità.
Ed ecco che, se osservi andando oltre una prima visione, mordere ti apparirà come un gesto di tuo figlio per dire qualcosa. Che cosa?
Lo scopo non è quello di scoprire a tutti i costi il “cosa”, ma potergli essere veramente di aiuto.
Possiamo quindi avvicinarci a lui con un tono di voce e un approccio fisico accogliente e allo stesso tempo fermo, che trasmette un messaggio di questo tipo: “Sono qui per esserti di aiuto… cosa vuoi dirmi…sei arrabbiato per qualcosa…prova a dirmi con le parole quello che vuoi dire mordendo…”.
Sicuramente il linguaggio va variato in base all’età del bambino, ma questo esempio ti fa capire il tipo di messaggio che dobbiamo passare al nostro bambino.